La XVIII sessione del Comitato Intergovernativo della Convenzione per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale, tenutasi a Kasane (Botswana), ha ufficialmente proclamato nel dicembre 2023 l’iscrizione dell’elemento “La pratica del canto lirico in Italia” nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità.
L’iter istruttorio di candidatura è stato coordinato dal Servizio II – Ufficio UNESCO del Segretariato Generale del Ministero della Cultura con la collaborazione della comunità patrimoniale dell’elemento stesso, rappresentata dal Comitato per la Salvaguardia dell’Arte del Canto Lirico Italiano, dalla Fondazione Teatro alla Scala di Milano, dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, dall’Associazione Nazionale Fondazioni Lirico Sinfoniche, dall’Associazione Teatri Italiani di Tradizione, da Assolirica.
Il canto lirico italiano è espressione di una tecnica di canto, fisiologicamente controllata, che migliora la potenza portante della voce in spazi acustici come auditorium, anfiteatri, arene e chiese. E’ associato a specifiche espressioni facciali e gesti del corpo e prevede una combinazione di musica, teatro, recitazione e messa in scena. Le conoscenze e le competenze relative al canto lirico italiano vengono trasmesse oralmente tra maestro e allievo, attraverso esercizi vocali e l’introduzione graduale a repertori e stili musicali diversi. Alla trasmissione della pratica contribuiscono inoltre le esibizioni in recital, scuole e laboratori di canto, così come l’educazione formale nei Conservatori e nelle Accademie. La pratica promuove la coesione collettiva e la memoria socioculturale della storia italiana ed è strettamente legata ad altri generi espressivi culturali, come ad esempio la poesia. Ai cantanti, singoli o in coro, agli orchestrali e musicisti, si uniscono, nella messa in scena, varie maestranze e settori professionali che includono, la regia, la scenografia, il design, l’acustica, il trucco e la sartoria.
“La pratica del canto lirico in Italia”, quale strumento di libera espressione artistica e dialogo intergenerazionale ed interculturale, rappresenta il 18° riconoscimento italiano della Convenzione UNESCO per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale.